I dati dell'Emilia-Romagna
Wednesday, June 08, 2005
  Cresce il Pil in Emilia-Romagna: +1,8% nel 2004 In Emilia Romagna il PIL e' in crescita e il saldo commerciale presenta elementi positivi, ma la produzione industriale e' ancora ai blocchi di partenza: e' quanto evidenzia la periodica ricerca di Confartigiano Federimprese della regione commissionata al Centro studi Sintesi di Mestre ed elaborata su dati Prometeia.
L'Emilia Romagna, con un Prodotto Interno Lordo pari a 119.158 milioni di Euro, contribuisce a formare circa il 40% del PIL dell'area NordOrientale e l'8,8% del nazionale, inoltre rispetto al 2003 il PIL è cresciuto dell'1,8%, contro lo 0,2% del 2003. Positivo anche il valore del PIL pro capite, pari a 29.367 euro per abitante, superiore del 4,9% al Nord Est e del +25,1% del nazionale.

Nel 2004 il valore dei consumi interni delle famiglie ha sfiorato i 70 milioni di euro (69.739,8 mln €), poco più del 39% dei consumi totali registrati nel Nord Est e l'8,5% dei consumi complessivi nazionali.

Per quanto riguarda le Province in termini assoluti, la maggior crescita di valore aggiunto si è realizzata a Reggio Emilia (+2,4%), ma anche l'evoluzione positiva in altre province (Bologna: +2,3%; Ferrara: +2,3%; Parma: +2,2%) ha consentito di far registrare a livello regionale una crescita dell'1,8%. In previsione, nel triennio 2004/2007, sarà Bologna ad evidenziare la performance migliore (+2%), ma anche nelle province di Parma e Reggio Emilia si attendono incrementi vicini ai due punti percentuali per una variazione complessiva del valore aggiunto nella regione pari all'1,7%.
In termini relativi, rapportando cioè il valore aggiunto con la popolazione presente, il valore pro capite più elevato risulta essere quello di Bologna (30.268 Euro); la variazione più significativa (+1,4%) si è verificata a Ferrara, a fronte di involuzioni che hanno interessato la provincia di Rimini (-0,9%), quella di Parma (-0,8%) e Modena (-0,3%).

La crescita del reddito disponibile delle famiglie nella regione (+4,3%) è stata ripartita in maniera equa tra tutte le province, così come quella riferita alla spesa per consumi delle famiglie (+3,7%). Per il futuro si prevede un aumento medio dei consumi nelle varie entità territoriali intorno al 3,6% con variazioni uniformi.

In termini assoluti, il maggiore volume di esportazioni tra le province dell'Emilia Romagna è raggiunto nel 2004 da Bologna e Modena con valori superiori agli 8.300 milioni di Euro e con incrementi sostenuti soprattutto nel primo caso (+4,5%). In realtà in quasi tutte le province si sono incrementati i volumi delle esportazioni (su tutte, Reggio Emilia con un +8,2%), fatta eccezione di Forlì-Cesena (-0,9%). In prospettiva, le previsioni migliori si hanno per Ferrara (+4%), mentre Bologna e Reggio Emilia cresceranno ad un tasso medio annuo del +1,8%. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, nel 2004 quattro province hanno un valore inferiore al dato medio regionale fissato al 3,7%: Reggio Emilia (2,7%), Bologna (3,1%), Piacenza (3,4%) e Parma (3,6%). Il dato più preoccupante risulta l'incremento di Rimini, +2,1% rispetto al 2003, mentre solamente Ravenna ha fatto registrare un calo rispetto l'anno precedente (-0,2%). 
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